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Lincoln Highway

Amor Towles

Tre ragazzi di diciotto anni usciti da un Istituto correzionale e un ottenne genialoide in un viaggio nell’America degli anni ’50.
Dieci giorni.
Nove cartoline.
Tre automobili (una Studebacker Land Cruiser del 1948, un pickup di nome Betty e una Cadillac, “la Cady”).
Un treno (e molti binari).
Marmellata di fragole (e parecchio femminismo).
Una mappa pieghevole.
Mezzi busti di Abramo Lincoln.
Uno zainetto con torcia, panini e una collezione di dollari d’argento.
Un libro dalla copertina rossa, il Compendio degli eroi, degli avventurieri e degli altri intrepidi viaggiatori.
Fettuccine “mio amore” (segue ricetta per gli interessati).
Un orologio con il quadrante nero.
Una cassaforte.
Gocce “per tenere a bada il modo”.
Una barca.

Un libro di fili tessuti

Amor Towels ha nelle mani l’arte dell’arazzo.
Non si spiega in altro modo questo suo terzo libro: un regalo lungo 634 pagine.
Un intreccio incredibile di personaggi, luoghi, storie e riflessioni.
Ogni pagina – se osservata col microscopio della curiosità – rivela storie parallele, infiniti aneddoti, legami, nozioni storiche, citazioni.
La storia portante è semplice come il disegno di un bambino: Emmett, dopo un periodo di detenzione per omicidio colposo e la successiva morte del padre, decide di lasciare il Nebraska per raggiungere la California insieme al suo fratellino Billy di dieci anni più giovane.
Il progetto è tanto semplice quanto razionale: Emmett ha calcolato tutto. Ha studiato da carpentiere, sa costruire case e il luogo in cui la popolazione americana è in maggior espansione è proprio l’ovest , la California.
Lì andranno, quindi. Novello Tom Joad di un Furore dai toni picareschi, parte convinto di ricostruire una vita onesta e dignitosa per se e suo fratello.
Non sa, Emmett, che di lì a qualche pagina la sua meta si farà sempre più lontana.
Dieci giorni. Tutto calcolato.
Tutto, all’infuori di due compagni di viaggio inaspettati, Wolly e Duchessa, due ragazzi che, deciso di aver passato sufficiente tempo al riformatorio, pensano che il bagagliaio della Studebaker sia un ottima idea per un passaggio.

Viaggio intorno a sé

Il mondo esplorato dai ragazzi è fatto di una manciata di chilometri.
La California a ovest e le loro continue deviazioni che portano questa strampalata banda sempre più a est.
Il loro entusiasmo, la determinazione, la speranza che fanno a gara con un concetto personalissimo di etica, di morale e di integrità.
Un’amicizia in cui la tolleranza diventa codice. Il rispetto richiesta. La serenità e l’affetto speranza.
Per leggere questo libro dovrete togliere i paraocchi, rinunciare a percorrere una linea retta (cosa? Davvero credete sia possibile partire da punto A e arrivare a punto B senza farsi male?) e lasciarvi stregare da quel mascalzone di Duchessa, intenerire dalla purezza di Wolly, divertire dalla sagacia di Billy e conquistare dalla determinazione di Emmett.
Tutti gli altri personaggi, che se fosse un film sarebbero indicati cartellone come co-protagonisti, sono altrettanto eccezionali.
Sally e la sua marmellata di fragole, Ulisses e il professor Abacus Abernathe, Suor Agnes e William Shakespeare.

Licoln Highway: curiosità!

La Lincoln Highway, inaugurata nel 1913, fu la prima strada a unire la costa atlantica alla costa del Pacifico: partiva da Times Square a New York ed arrivava a Lincoln Park a San Francisco per un totale di 5.057 km.

A pagina 183 gli occhi a Wolly brillano di felicità per le cupole azzurre e i 28 gusti di gelato del ristorante Howard Johnson.
Towels inserisce nel suo romanzo questa catena di ristoranti, sinonimo di viaggio tra automobilisti e vacanzieri americani, così come fece l’artista Norman Rockwell nel suo dipinto “the Runaway” e il regista Stanley Kubrick con 20021 Odissea, in cui i loghi appaiono a bordo della stazione spaziale.

Emmet e Billy riescono a salire clandestinamente sul treno merci grazie alle indicazioni del mendicante che con una semplice domanda “che differenza c’è fra una tonnellata di farina e una di cracker?” “tre tonnellate” spiega  loro come la Nabisco conduce i suoi affari fra Midwes e New York.

La fedora ricorre spesso nel libro, soprattutto in testa a Duchessa: per molti è il copricapo più affascinante mai realizzato cui il nome deriva da una pièce teatrale scritta per Sarah Bernhardt.

Fra i “portatori di fedora” più famosi ci sono Humphrey Bogart, Alain Delon, Marcello Mastroianni, Robert De Niro, Harrison Ford.

Ma nell’immaginario di tutti noi c’è una delle sequenze più note della storia del cinema, il bacio fra Ingrid Bergman e Humphrey Bogart nella scena finale di Casablanca. Cos’è questa scena se non non un bacio fra due cappelli?

Parole e musica

La storia di un romanzo passa anche attraverso le sue tante versioni. In foto i taccuini originali su cui Amor Towles ha scritto appunti, idee e le versioni del romanzo.
E infine…non poteva mancare la musica!
Su Spotify è disponibile la Playlist di Amor Towles con la selezione di brani ascoltati durante la stesura del romanzo. Da Bonnie Light Hoseman a Dylan LeBlanc, passando per José González e David Lemaitre.

La storia di un romanzo passa anche attraverso le sue tante versioni. In foto i taccuini originali su cui Amor Towles ha scritto appunti, idee e le versioni del romanzo.
E infine…non poteva mancare la musica!

Su Spotify è disponibile la Playlist di Amor Towles con la selezione di brani ascoltati durante la stesura del romanzo. Da Bonnie Light Hoseman a Dylan LeBlanc, passando per José González e David Lemaitre.

Amor Towles
Lincoln Highway
Traduzione di Alessandra Maestrini
Neri Pozza, 2021

Amor Towles
Lincoln Highway
Neri Pozza, 2021

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Roberta Frugoni
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