È il caso di “Stiratore” di Franco Stelzer, che è riuscito a suscitare tenerezza, stupore e consolazione. Forse a volte basta allontanarsi dal can can mediatico del “grande circo dei libri” per ritrovare quella sensazione di autenticità oramai estranea a molta della produzione attuale.
“Stiratore” di Franco Stelzer: la poetica di un gesto
Bodo e sua madre vivono a Lettemburg, in Brisgovia. Hanno una piccola bottega e passano le giornate a stirare camicie, tovaglie e fazzoletti altrui.
Un lavoro umile eppure necessario, da svolgere con attenzione, rapidità e precisione. Ogni capo deve essere impeccabile, pena la la lamentela del cliente e la conseguente perdita di guadagno.
Loro lo sanno bene, e l’affanno quotidiano di soddisfare ogni richiesta si mischia silenzioso al vapore del ferro che scivola veloce su tessuti e ricami.
Bodo e sua madre lavorano in vetrina, guardando distrattamente la vita degli altri che scorre al di là del vetro. Un confine ironicamente invisibile, in verità tangibilissimo, come quello che separa Bodo dalla vita stessa.
Bodo e sua madre appaiono come un’entità unica, coesa. Il giovane uomo dipende dalla persona che lo ha messo al mondo. Economicamente, mentalmente, affettivamente.
Un uomo bambino, grande eppure immensamente fragile senza il contenimento farmacologico che lo rende quieto, stabile, mansueto.
Sarà proprio la trasparenza della vetrina a mostrare a Bodo una vita altra.
Quel giorno, quando i suoi occhi si trovano a indugiare sulla signora gentile che prende il tram proprio lì fuori, Bodo inizia sognare di essere per una volta -anche- l’altro sé, quello tenuto racchiuso nel silenzio del non possibile.
Il dolore della felicità
Come cantava Leonard Cohen “c’è una crepa in ogni cosa — È così che entra la luce”.
L’operazione messa in atto da Franco Stelzer mi è apparsa così. Una crepa, l’improvvisa e stordente magia di una situazione non contemplata che provoca un cambio di paradigma: il confine diventa frontiera. Il quotidiano amore. Il buio, luce.
C'è un momento particolare, quando si solleva una camicia dell'asse, per passare all'altro lato.il sollevarla, l'osservarne le pieghe, crea un momento di felice sospensione.una promessa di luce.
Von Buegeln (“Dello stirare”) Magdalena Hof-Bingendorf
Questo libro fa parte della cinquina finalista del Premio Narrativa Bergamo, giunto alla sua 40ma edizione.
Franco Stelzer
Stiratore di luce
Hopefulmonster Editore, 2023