Dilettanti

Gilberto Severinni
Oggi 17 maggio è la giornata mondiale contro l’omofobia.
In questa giornata di arcobaleni ritrovo tutti i colori che mi servono nelle parole che Gilberto Severini sceglie per il suo ultimo libro: Dilettanti.

Pier Vittorio Tondelli lo chiamava «lo scrittore più sottovalutato d’Italia».
Il marchigiano Severini.
Schivo, colto, misurato. Poche interviste, pochissime apparizioni.
A dimostrazione che si può essere grandi anche senza stare sulla ribalta.
In Dilettanti si percorrono cinquant’anni di vita italiana, di provincia.
E questo non è un particolare da poco.
La provincia di Severini ha i contorni di un vero e proprio personaggio in questo libro: oltre a Sergio, Giancarlo, Giulio, Vincenzo, Giovanna e Marcello c’è l’aria ferma della provincia che marca la sua presenza in modo forte, forse decisivo per coloro che in queste pagine si muovono come dilettanti della vita.
Ho trovato davvero interessante lo sguardo sulle esperienze omosessuali in quegli anni ’50, anni in cui la netta separazione fra i sessi portava spessissimo i ragazzi ad avere le loro prime esperienze con amici, temporanei sostituti del sesso femminile.
Un’omosessualità di passaggio per alcuni e una scoperta di sentimenti e desideri profondi per altri.
Forse è un romanzo sulla vecchiaia, forse è un romanzo sull’omosessualità, forse è un romanzo sulle difficoltà di ricongiungersi ai propri desideri.
Gli anni narrati da Severini scelgono l’utilizzo del tu per raccontare gli altri raccontando se stessi.
I suoi personaggi, tutti molto diversi fra loro, incarnano il tema della visibilità, della difficoltà (da dilettante) nel mostrarsi per ciò che si è, ma anche il cambiamento del giudizio di una società in evoluzione: il viaggio inizia fra le polverose poltrone di un cinema di provincia e termina nella rete di internet.

Una nota doverosa:
Severini cita Carlo Coccioli che con “Fabrizio Lupo” scritto nel 1952 si trovò esule per omosessualità prima in Francia e poi in Messico. Fu tradotto in italiano (dallo stesso Coccioli) solo nel ’78.

Gilberto Severini
Dilettanti
Playgroud Collana Fandango, 2018

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