l'amore graffia il mondo

L’amore graffia il mondo

Ugo Riccarelli

Ugo Riccarelli

Leggo Riccarelli e mi chiedo cosa ci sia in questo autore che mi affascina. Mi fermo un attimo a pensare e capisco che la bravura sta nel farti affezionare ai personaggi che popolano le sue pagine. Così è stato per Paolino e il signor Lupo di Stramonio.
Così è per Signorina, la signora Mei, l’Ada e l’Armida de L’amore graffia il mondo.Del resto, quando una bambina viene battezzata dal padre ferroviere Signorina, come la locomotiva a vapore 640 e quando quella bambina riccia ha come amica e confidente un’oca di nome Armida come fai, dico io, come fai a non affezionarti? Già dopo venti pagine sei lì che tifi per lei, che speri che quel padre padrone non la picchi troppo, che le bombe della guerra non la uccidano e che un giorno possa avere anche lei una vita serena, non come sua sorella Ada che si è messa nelle mani di quel fascista violento.
Ti ci affezioni e tifi per lei. E ti viene il nervoso quando vedi che butta il suo talento alle ortiche per amore di un uomo. Per amore di un uomo.
Allora, forse, non lo ha buttato. Forse lo ha solo riposto in un cassetto, aspettando il giorno giusto per poterlo tirare fuori. Signorina quel talento sa di averlo nel cuore. Lo accarezza piano, come un pezzo di quella stoffa che sotto le sue mani si trasforma in vestiti bellissimi. Per poi piegarlo e ripiegarlo ancora, e rimetterlo via, sapendo che le sue mani servono ad altro, ora, ma che quel cassetto è lì, e lo può aprire quando vuole.

Premio Campiello postumo per Riccarelli, scomparso qualche mese prima della manifestazione.


L’amore graffia il mondo di Ugo Riccarelli
Mondadori, 2015
Pagine 2019